Barletta 1922

Barletta 1922

Barletta 1922

Nel 1922 il calcio in Italia era già in pieno fermento. La FIGC era sorta da ben 24 anni e l’interesse della gente toccava quote quasi paragonabili a quelle di oggi.
In Puglia si ergevano a protagoniste l’Audace Taranto, la Pro Italia, la Liberty Bari e l’Ideale (dalla fusione di quest’ultime due squadre nacque, nel 1928, l’attuale A.S. Bari). Anche a Barletta si avvertì il bisogno di avere una squadra di “football” che rappresentasse i colori della città ed alcuni soci del locale Circolo Operaio, sito in Via Nazareth 69, posero le basi per la creazione di un sodalizio calcistico.

L’attività originaria del “Barletta” fu occasionale in quanto il neonato club non partecipò ad alcun campionato limitandosi a sporadiche esibizioni sul fondo sterrato di Piazza Castello.
Solo a partire dalla stagione 1928-29, finalmente, un gruppo di ragazzi volenterosi ed entusiasti iscrisse una compagine con la denominazione “U.S.F. Barletta” al campionato di 3^ Divisione Pugliese. Presidente era Michele Lamacchia, allenatore il ragionier Sanna, mentre il primo centrattacco biancorosso della storia, precursore dei vari Mele, Lobascio, D’Ottavio e Vincenzi che tanto hanno fatto sognare la tifoseria barlettana, rispondeva al nome di Cosimo Paciolla, classe 1911, anima e cuore della neonata società per ben nove stagioni.

I primi passi

Formazione Barletta 1942-1943]

Le prime esperienze nei campionati FIGC furono tutt’altro che facili. Non sempre, infatti, fu possibile iscrivere la squadra al campionato. Le risorse economiche scarseggiavano e quei pochi spiccioli non venivano certo sacrificati per undici ragazzi che si divertivano a rincorrere un pesantissimo pallone scuro di puro cuoio.

Intanto nel 1934-35 il Barletta “vinse” il suo primo campionato ottenendo l’ammissione in 2^ grazie alla fusione delle due categorie a causa del basso numero di formazioni iscritte.
E così i ragazzi di mister Caroli si tuffarono verso una nuova avventura con avversarie il cui rango diventava sempre più importante. Ancora qualche stagione d’incertezza, qualche torneo saltato e tanti giovani locali lanciati quasi allo sbaraglio (ma anche alcuni talenti che in seguito si sarebbero fatti valere persino in Serie C).

La Seconda Guerra Mondiale fu caratterizzata da campionati d’emergenza ed una situazione sportiva poco stabile nella città di Barletta.

Il dopoguerra

Nel 1954-55 il Barletta vince il Campionato di Promozione Pugliese e approda in IV Serie nonostante varie vicissitudini societarie (la presidenza passa dal prof. Ruggiero Lattanzio al comm. A. Riccheo) e tecniche (c’è un cambio anche in panchina tra mister Gay ed il calciatore Giammarco), con questa formazione:

Barletta 1957-1958

Paolillo, Macripò, De Giglio, Giuliani, Giammarco, Quarta, Carbone (Giannotta), Colombo (Guidotti), Cilli (Mele), Pieri, Trillini (Tacchi); Allenatore: Dario Gay poi Paolo Giammarco.

Formazione Barletta 1957-1958
Nel 1957-1958 il Barletta del presidente avv. Alessio Di Napoli lascia la IV Serie e approda in Serie C, usufruendo di un allargamento dei quadri della terza categoria calcistica che torna anche al suo nome originale. Questi sono i calciatori che conquistano il salto di categoria:

Paolillo, Murialdo, De Giglio (Cauzzo), Purgato (Tarenzi), Macripò, Margiotta, Marchetti, Mirotti, Brocca (Di Paola), Paltrinieri, Jannece; Allenatore: Dino Bovoli.

Gli Anni ’60 e ’70

In Serie C il Barletta rimane fino al 1961-1962 quando retrocede in Serie D.

Dopo 4 stagioni in Serie D il Barletta del presidente Donato Di Leo rivince il campionato 1965-1966 e torna in Serie C con questa formazione:

Paolillo, Faraone, Milillo, Scarpa, Franchini, Dolci, Cadamuro, Di Paola, Lobascio, Dal Pont, Taluzzi; Allenatore: Ottorino Dugini.

In Serie C ci giocherà per 5 stagioni, prima di una nuova retrocessione in Serie D avvenuta nel 1970-1971.

La sosta nella 4ª serie calcistica dura solo un anno e nel nuovissimo manto erboso dello Stadio Comunale (che nei primi anni del nuovo millennio prenderà il nome “Cosimo Puttilli”) il Barletta del Presidente Nicola Filannino riconquista la Serie C. La rosa guidata ancora da Ottorino Dugini era così composta:

Formazione Barletta 1975-76

Milillo, Saggese, Stellone, Cariati, Di Paola C., Gambino, Di Benedetto, Birtolo, Roccotelli, Iosche, Lobascio, Giardino, De Paolo, Radogna, Scarpa, Amici, Rossi, Nappo, Del Sorbo, Maspero; Allenatore: Ottorino Dugini.

In Serie C ci gioca sei campionati, non riuscendo ad ottenere la storica promozione in Serie B, ma riuscendo nel 1978-79 ad essere inserita nel neonato campionato di Serie C1, senza riuscire poi ad evitare l’immediata retrocessione in Serie C2 (1978-1979).

Gli anni ’80 e la Serie B

In Serie C2 il Barletta ci gioca 3 anni, poi con una nuova dirigenza guidata da Michele Roggio ottiene nel 1981-82 la promozione in Serie C1 con grande distacco su tutte le concorrenti.

Questa la formazione tipo: Tuccella, Generoso, Tortelli, Cariati, Vinti F., Tanzi, Perissinotto, Amato, Prima, Cascella, Ballarin; Allenatore: Gianni Corelli.

La società in questi anni assume la denominazione di Barletta Calcio Sport e con il passaggio di consegne alla presidenza da Michele Roggio a Franco Di Cosola incomincia a puntare all’approdo in Serie B. Ci va vicino nel 1985-1986 quando si classifica 3^, e riesce in questa storica impresa nel 1986-1987 quando il 2º posto in classifica dietro al Catanzaro le permette di approdare in Serie B per la 1ª volta in 60 anni circa di storia calcistica.

Quella squadra era così composta: Renzi, Incarbona, Cocco, Castagnini, Petruzzelli, Marino, Paolillo, Sciannimanico, D’Ottavio, Pesce, Scarnecchia (11 tipo). Serena, Cazzani, Ghedin, Fonte, Raggi, Laraspata, Rovani, Petrucci (altri calciatori); Giuseppe Marchioro (dalla 7ª giornata al posto di Romano Fogli) (allenatore).

Il Barletta gioca in Serie B quattro campionati, ottenendo tre salvezze.

Tutti i diritti riservati 2022 © Cedam srl